Ishmael Randall Weeks

La relazione tra l'architettura e il suo contesto sociale è al centro del lavoro di Ishmael Randall Weeks (Cusco, Peru’, 1976). Egli usa l'architettura come struttura metaforica per riflettere sull'impatto dell'uomo sul paesaggio. Giustapponendo icone dell'architettura modernista con l'informale delle architetture indigene dell'America Latina, il suo lavoro costituisce una critica agli abusi di potere e agli interessi personali dell'establishment politico, e mette in evidenza le forme alternative di vita comunitaria, di educazione e di conoscenza che esistono in parallelo. La relazione tra paesaggio/contesto e memoria rappresenta un ulteriore tema di indagine: le connessioni tra la terra e l'identità e la continua lotta fra la ricerca di mobilità, di una de-territorializzazione forzata, da un lato, e il desiderio di radicamento dall’altro.

L’installazione Excavation Annotations è una composizione basata su trasferimenti fotografici di tessuti antichi appartenenti alla cultura Nazca su strisce di gel acrilico. Queste stampe, appese su barre d’acciaio, sono drappeggiate delicatamente insieme a lastre di rame e argento, minerali e altri oggetti che fanno riferimento ad epoche diverse, in una disposizione organizzata ma non museologica. Nel confronto tra la riproduzione fotografica dei tessuti e la lucentezza del rame, dell’argento o di un minerale, l'opera insiste sulla convinzione che le nostre interpretazioni del passato sono spesso ombreggiate dalla qualità delle riproduzioni di media e oggetti antichi a cui siamo esposti.