“Sueño Perro: Instalación Celuloide de Alejandro G. Iñárritu” è una mostra multisensoriale nata nell’intersezione tra cinema e arti visive e concepita dal regista messicano premio Oscar Alejandro G. Iñárritu.
In occasione del venticinquesimo anniversario del leggendario film d’esordio Amores Perros (2000), “Sueño Perro” rivela girati inediti che raccontano i temi universali di Amores Perros come l’amore, il tradimento e la violenza. Queste crude sequenze, all’epoca tagliate in fase di montaggio e conservate per un quarto di secolo negli archivi cinematografici dell’Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM), catturano le intense e interconnesse realtà sociopolitiche di Città del Messico, ancora oggi estremamente attuali.
Partendo dalla forza grezza e dalla poesia visiva di queste immagini dimenticate, Iñárritu riscopre il loro impatto attraverso un mosaico di pellicola e suono. Al centro dell’installazione c’è una profonda venerazione per la materialità del 35mm che con la sua grana, lo sfarfallio e il calore evoca un profondo senso di nostalgia.
“Sueño Perro” segna la terza collaborazione tra Fondazione Prada e Iñárritu che ha ideato la rassegna cinematografica “Flesh, Mind and Spirit” a Seul (2009) e Milano (2016), e l’installazione sperimentale di realtà virtuale “CARNE y ARENA” a Milano (2017), inclusa nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2017 e premiata con un Oscar speciale dal Board of Governors of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Come sostiene Miuccia Prada, Presidente e Direttrice di Fondazione Prada, “con questo progetto vogliamo aprire nuove prospettive sul suo lavoro e su un film che, sin dagli esordi, ha unito la forza del realismo alla densità del simbolismo. A venticinque anni dalla sua uscita, Amores Perros continua a parlare al presente e a restituire, con potenza visiva ed emotiva, tutta la complessità del mondo in cui viviamo.”
Come afferma Iñárritu, “Durante la fase di editing di Amores Perros oltre trecento chilometri di pellicola sono stati tagliati e lasciati sul pavimento della sala di montaggio. Queste immagini cariche di intensità che corrispondono a sedici milioni di fotogrammi sono rimaste sepolte negli archivi cinematografici dell’UNAM per venticinque anni. In occasione dell’anniversario del film ho sentito il dovere di riscoprire e riesplorare questi frammenti abbandonati, con la loro grana e i fantasmi di celluloide che contengono. Spogliata di ogni narrazione, questa installazione non è un omaggio, ma una resurrezione: un invito a percepire ciò che non è mai stato. È come incontrare un vecchio amico che non abbiamo mai visto prima”.
L’installazione di Iñárritu sarà allestita al piano terra del Podium, il principale spazio espositivo della sede milanese di Fondazione Prada. Al primo piano dell’edificio prenderà forma un allestimento visivo e sonoro concepito appositamente per “Sueño Perro” dallo scrittore e giornalista messicano Juan Villoro. Questa parte della mostra dal titolo “Mexico 2000: The Moment that Exploded” offrirà un secondo livello narrativo partendo da una diversa prospettiva.
Come spiega Juan Villoro, “Amores Perros si può collocare in un preciso momento storico. Nel canonico anno 2000 il Messico stava attraversando un raro e atteso momento di speranza: dopo 71 anni al potere, il Partido Revolucionario Institucional aveva perso le elezioni presidenziali e il paese si preparava a scoprire una vera democrazia. Allo stesso tempo la realtà messicana si presentava come un panorama fatto di disuguaglianze, corruzione e violenza”.
Con questo lavoro Villoro traccia una mappa delle condizioni politiche, familiari, religiose ed economiche che hanno dato vita alle tre storie interconnesse e narrate nel film. Come ha sottolineato lo scrittore, “Girato in un ‘momento di transizione’, Amores Perros non rifletteva la fine di un’era, ma l’inizio di un tracollo. Venticinque anni dopo la sua rilevanza sociale è disturbante: ciò che accadeva allora, accade ancora oggi. La sua esplosione è ancora in corso”.