MAURIZIO DONZELLI. NETS
A cura di: Alberto Fiz
16 settembre – 15 novembre 2024
lun, mar, mer, gio, ven: 10:00 – 18:00
Comunicato stampa

A cura di Alberto Fiz

 

16 settembre – 15 novembre 2024

Cortesi Gallery, Via Morigi 8, 20123 Milano

 

Cortesi Gallery è lieta di annunciare, nella propria sede milanese di Palazzo Morigi, la nuova mostra di Maurizio Donzelli che apre al pubblico il giorno 16 settembre per rimanere aperta sino al 15 novembre.

 

La rassegna, a cura di Alberto Fiz, presenta un'installazione site-specific, una scultura e un gruppo di opere concepite nell'ultimo biennio, tra cui alcune realizzate per quest'occasione dalla serie Nets (reti) che dà il titolo all'intera esposizione. Sono lavori di grande impatto, taluni di oltre due metri, che consentono di scoprire l'ultimo ciclo pittorico dell'artista bresciano destinato a porsi come ulteriore elemento di sperimentazione rispetto a un'indagine che mette costantemente in discussione lo sguardo dello spettatore. Donzelli costruisce le sue reti su supporti vari (carta, legno, tessuto, tela) sviluppando una visione lenticolare dove i frammenti di un mondo in divenire si depositano sulla superficie. È attraverso le loro imprevedibili aggregazioni che si crea un'opera processuale dove vengono messi in discussione i principi stessi dell'astrazione. "I Nets", afferma Alberto Fiz, “si possono leggere come un viaggio all'interno del segno magmatico in espansione che tende ad occupare nuovi spazi dando vita ad architetture immaginarie".

La realizzazione di questi lavori è complessa: a seconda delle necessità, Donzelli può infatti agire sulla superficie con un movimento pittorico continuo che non consente ripensamenti o interruzioni. Oppure fissare con il mezzo fotografico l'immagine iniziale realizzata manualmente per poi ridipingerla: "In tal modo", spiega Donzelli, "non solo sottolineo l'importanza dell'azione umana, ma prima devo riosservare le mie reti, lasciarmi catturare da esse e rispondere a questo incantesimo con una nuova pittura e nuovi colori".

 

Accanto ai Nets, la mostra propone l'evoluzione di due cicli già ampiamente apprezzati, i Mirrors e gli O, la serie degli ori. Questi ultimi sono lavori monocromi sull’oro, caratterizzati da particelle minime, sorgenti di luce che affiorano e si immergono evocando mosaici ravennati, fondi oro e persino le astrazioni concettuali degli anni Sessanta e Settanta.

I Mirrors sono dispositivi ottici realizzati con l'utilizzo di lenti prismatiche; la loro peculiarità è quella di rendere vana la distinzione tra vero e falso in una progressiva moltiplicazione dei punti di vista. L'immagine conservata all'interno della scatola specchiante, vera e propria wonderbox, non può essere separata dal proprio contenitore con cui dà vita a un meccanismo allucinatorio di straniamento. I Mirrors, generalmente a parete, possono trasformarsi in sculture e nell'ambito della mostra milanese viene proposta un'opera tridimensionale che sembra perdere la sua componente materiale per essere trasportata in una dimensione fantasmatica e misteriosa priva di proporzioni riconoscibili.

 

Nell'ambito della rassegna, non manca nemmeno un'installazione immersiva che si potrebbe definire come un Mirror ambientale dove Donzelli crea un mondo che si riflette capovolto nello specchio a soffitto. Il pavimento e le pareti ricoperti da elementi astratti filtrati dal blu oltremarino evocano una dimensione intima e poetica dove lo spettatore ha l'impressione di essere parte integrante dell'opera.

Ma dai Mirrors ai Nets, l'aspetto fondamentale della ricerca condotta dall'artista sin dagli anni Novanta è l'indagine sulla natura stessa dell'immagine e sulla nostra percezione.

Come afferma Fiz, dunque, "l'intera produzione di Donzelli orbita intorno al punto zero dove tutto è ancora possibile e lo spazio dell'arte, che talvolta ci sempre troppo esiguo, torna ad ampliarsi".

 

 

 

MAURIZIO DONZELLI

 

Nato a Brescia nel 1958, vive e lavora a Brescia. Artista intellettuale con una formazione che spazia dalla filosofia all’antropologia, Maurizio Donzelli ha sviluppato una ricerca estesa che ha al suo centro il problema dell’immagine intesa come potenziale luogo di concentrazione, migrazione e alterazione della memoria visuale, in opere che si sviluppano in cicli distinti e sperimentano materiali e tecniche differenti con la finalità di continuare ad approfondire, e restituire al pubblico, fondamentale co-autore del lavoro di Donzelli, un potenziale infinito di suggestioni e rimandi iconici che affondano nelle dinamiche del tempo e della storia e spaziano in geografie anche distanti. Ciò che accomuna l’intera indagine dell’artista e la rende al contempo leggibile a più livelli di profondità, è allora proprio il suo essere atto concettuale che si fa segno, colore, forma instabile e mutevole perché in costante relazione con lo sguardo di chi la accoglie e rielabora in base alla propria sensibilità. In questo composito atlante di immagini, i Drawings e gli Arazzi, i Mirrors, gli Ori e i Nets, mettono in evidenza la crucialità del pensiero che è retrostante al processo creativo dell’opera, e riportano al centro della riflessione il principio del fare, ovvero dell’atto creativo che non si conclude con la restituzione dell’opera al mondo ma continua nella reciprocità tra questa e lo spettatore, in un farsi e disfarsi dell’immagine che non è labirintico gioco, ma cosciente richiamo al vedere e sentire.

Questi aspetti hanno spinto molti studiosi, intellettuali e critici ad occuparsi del lavoro di Donzelli nel corso degli anni, in occasioni espositive internazionali e museali tra le quali le personali: Spellbound, The Merode, Bruxelles, 2024, Netes Mai, LDR22 Art Glance II, Milano, 2024, Spellbound, Palazzo Martinengo Cesaresco, Brescia, 2023, Fragments, ascoltare la bellezza, Biblioteca Classense, Ravenna, 2022, In Nuce, Museo Civico Medievale, Art City, Bologna, 2021, Thresholds, MAC-Museo di Arte Contemporanea, Lissone, 2020, Diorama, Open Source First Shenzhen Biennale, Luohu Art Museum, Shenzhen, China, 2018, Giardini Cosmici, Palazzo Ducale, Mantova, 2017, Ad Altemps, Nazionale Romano di Palazzo Altemps, Roma, 2015; Metamorfosi, Palazzo Fortuny, Venezia, 2012, e le collettive: Identità Multiple, Asilo Ciani, Lugano, 2024, Girandole, la molecola della vita, installazione site-specific nella mostra ‘Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti, I campioni della pittura a Brescia e Bergamo’, Palazzo Martinengo Cesaresco, Brescia, 2023, Plot Hunters, Fondazione l’Arsenale d’Iseo, 2022, Metamorphosis, Villa Olmo, Como, 2021, GestoZero. Istantanee 2020, itinerante, Museo di Santa Giulia, Brescia, Museo del Violino, Cremona ed ex chiesa di Santa Maria Maddalena, Bergamo, 2020-21, Intuition, Palazzo Fortuny, Venezia, 2017; Proportio, Palazzo Fortuny, Venezia, 2015.

Oggi le opere di Maurizio Donzelli sono accolte in numerose collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero.

 

 

 

 

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