ORIGIN of SIMPLICITY
20 Visions of Japanese Design
A cura di: Rossella Menegazzo
Flow, side arm chair, Daisuke Yamamoto, 2022 (Ph. Masayuki Hayashi)
Flow, side arm chair, Daisuke Yamamoto, 2022 (Ph. Masayuki Hayashi)
Rose chair, Masanori Umeda, 1990
Rose chair, Masanori Umeda, 1990
Hanaire, Keisuke Fujiwara, 2015 (Ph. Satoshi Asakawa)
Hanaire, Keisuke Fujiwara, 2015 (Ph. Satoshi Asakawa)
Origami Shikki, Atsushi Morita, 2022
Origami Shikki, Atsushi Morita, 2022
Mendori, Issey Miyake, 2012
Mendori, Issey Miyake, 2012
Blue Bubble, Mariko Kusumoto, 2016
Blue Bubble, Mariko Kusumoto, 2016
Mayuhana Goben, Toyo Ito, 2007
Mayuhana Goben, Toyo Ito, 2007
Butterfly Stool, Sori Yanagi, 1954
Butterfly Stool, Sori Yanagi, 1954
Mostra:
23 marzo – 9 giugno 2024
lun, mar, mer, gio, sab, dom: 10:30 – 20:00
Descrizione

L’essenzialità delle forme, la cura estrema dei particolari, l’originalità di ciascun pezzo pur nella continuità della tradizione, coniugate oggi a una ricerca tecnologica e ingegneristica che sviluppa nuovi materiali e il riciclo di quelli di scarto, sono peculiarità che rendono il design giapponese un’icona internazionale.

 

La mostra “ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design” è uno sguardo trasversale tra design e artigianato per comprendere le origini del concetto di semplicità, ora declinabile come vuoto (ku), spazio o silenzio (ma), talvolta leggibile come povertà (wabi) e consunzione legata all’uso nel tempo (sabi), altre come asimmetria, non definitezza e imperfezione, concetti che hanno radice in diversi pensieri filosofici appartenenti a questa cultura: dal buddhismo zen al pensiero animista shintoista, quasi opposti alla razionalità occidentale.

 

Una ricerca inedita ideata dalla curatrice Rossella Menegazzo, esperta di storia dell’arte e cultura giapponese dell’Università degli Studi di Milano, con progetto grafico e di allestimento del designer e curatore nipponico Kenya Hara, che ha concepito il percorso di mostra come una foresta dove passeggiare. Ogni albero raggruppa le opere che sono espressione di una stessa qualità, accostamenti inediti di lavori di diversi designer e artigiani, attraverso cui il tema della semplicità viene declinato attribuendo parole chiave che aiutano la lettura.

 

In mostra sono presenti oltre 150 opere, molte mai presentate prima in Italia, progettate dai nomi più rappresentativi del design moderno e contemporaneo, che hanno segnato la storia del design giapponese a partire dagli anni Sessata del Novecento, ma anche esponenti delle ultime generazioni, meno note al pubblico internazionale. Tutti gli oggetti scelti sottolineano la sapienza artigianale, che al design ha tradizionalmente unito tecniche, materiali e forme tramandate di generazione in generazione, attraverso botteghe, laboratori storici e maestri considerati “tesori nazionali viventi”, intangible heritage.

 

Una sapienza secolare che rivela una predilezione per i materiali naturali – legno, carta, metallo, ceramica e tessile – e una sensibilità verso le caratteristiche di ciascuno di questi, rendendo fluida la distinzione fra prodotto di design o d’arte.

 


 

A cura di Rossella Menegazzo

Progetto di allestimento e progetto grafico di Kenya Hara

 

 

ADI Design Museum
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