Skuja Braden
Strange Bargain
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
Skuja Braden, Strange Bargain | installation views, kaufmann repetto Milan | Photo: Andrea Rossetti
13 settembre – 18 novembre 2023
mar, mer, gio, ven, sab: 10:30 – 19:00
opening:
13 settembre 2023
18:00 – 21:00
press release

kaufmann repetto è lieta di annunciare la prima personale dedicata a Skuja Braden, pseudonimo del duo collaborativo internazionale composto da Ingūna Skuja (Lettonia) e Melissa D. Braden (USA). Le artiste, che hanno rappresentato la Lettonia alla 59a Biennale di Venezia nel 2022, lavorano in tandem da oltre due decenni, raggiungendo una straordinaria maestria nel complesso medium della porcellana. Dense di significati molteplici e sature di umorismo e arguzia, le loro sculture elaborate popolano un universo che amalgama prospettive queer e femministe, riferimenti autobiografici e inter-culturali, preoccupazioni trans-storiche e politiche. La mostra d’esordio delle artiste con la galleria spazia tra le sedi di New York e Milano, presentando due progetti distinti ma interconnessi.

 

A lungo marginalizzata e considerata di pertinenza dell’artigianato, la porcellana è messa costantemente in gioco nella sua dimensione domestica dalla ricchezza arguta e provocatoria dell’immaginario di Skuja Braden. Estetica pinup occidentale ed erotica giapponese, tracce di cultura di consumo di massa e iconici eroi dei fumetti, critica capitalista e saggezza buddista si fondono nelle forme voluttuose di vasi, piatti e ciotole che le due artiste modellano e smaltano a quattro mani. Accomunate dall’esplorazione, il paragone e la giustapposizione costanti delle diverse culture del mondo attraverso la lente dell’erotico, le opere esemplificano il modo in cui le artiste usano il corpo per esplorare concetti e ideologie. Figure avvinghiate in pose erotiche che sfidano apertamente aspettative di genere eteronormative sono ispirate agli Shunga, emancipatoria forma d’arte giapponese fiorita tra il XVI e XIX secolo che incoraggiava il piacere erotico in tutte e sue forme, sessualità femminile e queer incluse. La regolamentazione patriarcale del corpo delle donne e la mercificazione della produzione femminile è un altro tema ricorrente, come nella serie Charity Collection, in cui coppie di seni femminili sono rappresentate sotto forma di cartoni del latte che pubblicizzano ironicamente latte di tutti i tipi di animali, quali delfini, zebre, alci, leopardi e giraffe. Come in un bestiario medievale, creature fantastiche e grottesche appaiono nella pratica di Skuja Braden, compresi cigni e dalmati, pesci e serpenti, mostri marini amorfi e perfino archetipi della cultura pop come la Pantera Rosa e Topolina.

 

La presentazione di New York, intitolata Pardon My Body, riunisce opere provenienti dal soggiorno in California di Skuja Braden tra il 2001 e il 2008, e dagli ultimi quindici anni vissuti nella campagna lettone. Riflettendo sulla loro esperienza di limitata autonomia corporea a diversi livelli – inflitta dalla politica di immigrazione americana da un lato e dall’omofobia lettone dall’altro – le opere sono tutte legate tematicamente e concettualmente, esplorando il modo in cui privato e pubblico si intrecciano. Le diverse sfere socio-politiche di uomini e donne in relazione al potere sono affrontate con efficacia nel doppio senso di Cock Block, mentre la libertà riproduttiva e sessuale sono tematizzate in Still Life, un bouquet di tamponi realizzato in bronzo, come anche in Ball and Chain e Pocket Book, in cui una vagina di donna è rappresentata giocosamente come un uovo. La serie Babies consiste in sculture di grandi dimensioni che diventano veicoli per molteplici idee in opposizione tra loro. Abbracciando oltre due decenni, queste variano dalla iniziale Flower Child – creata in un momento di angoscia dopo l’elezione a presidente di Bush nel 2000, in parte sostenuta da persone che erano state hippy negli anni ’60 – alla recente Flower Power, un grande vaso lingam ricoperto di fiori di rafflesia con vulve al centro, dove la forma stilizzata del fallo è sovvertita trasformandolo in uno sfondo o in piedistallo per i fiori circostanti.

 

Strange Bargain, titolo della presentazione di Milano, è una dichiarazione ironica sulla natura paradossale del commercio, in particolare sull’‘affare’ in quanto acquisto vantaggioso a un prezzo inaspettatamente basso. Riferendosi ai principi macro-economici e di sfruttamento del tardo capitalismo, ma anche allo stesso mercato dell’arte, Skuja Braden accosta Greed, un teschio dal sorriso furbesco che indossa una corona a una nuova iterazione di Charity Collection che tiene letteralmente presente il suo riferimento al principio di caritas, una delle sette virtù. “La carità è gratis, quindi quanto si può pagare se la collezioni?”, chiede Skuja Braden. “E se l‘avidità’ venisse esposta accanto alla ‘collezione della carità’? Qual è il prezzo dell’‘avidità’?”. Sullo sfondo di questo dilemma, la mostra milanese presenta diverse opere che raffigurano donne amanti, una prosperosa Marilyn Monroe bionda e una seducente geisha. Sono le ‘action figures’, nonché alter ego, tipiche di Skuja Braden, le loro identità immaginarie impiegate per indagare l’assenza di autorialità individuale. Onnipresenti in tutta la loro pratica, amano fare l’amore ma allo stesso tempo sembrano svolgere la funzione di vigili osservatrici della pletora di narrative provocatorie che le artiste scatenano nella loro opera esuberante.

kaufmann repetto
Visualizza nella mappa
via di Porta Tenaglia 7, 20121, Milan, Città Metropolitana di Milano, Italia
NUOVI OPENING
kaufmann repetto
Bice Lazzari
2 aprile – 23 maggio 2025
Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.Leggi tutto
Su questo sito web viene utilizzato Google Analytics (GA4) come cookie analitico di terze parti, al fine di analizzare in maniera anonima la navigazione e di realizzare statistiche sulle visite; l’indirizzo IP degli utenti non è “in chiaro”, pertanto, questo cookie viene equiparato ai cookie tecnici e non richiede il consenso dell’utente.
Accetta
Rifiuta