“Role Play” è una mostra curata da Melissa Harris che esplora i processi di ricerca, proiezione e creazione di possibili identità alternative, in bilico tra sé autentici, idealizzati e universali attraverso una selezione di fotografie, video e performance di 11 artisti internazionali.
Mettendo in discussione le metafore di genere, gli stereotipi, il senso del luogo e le prospettive future, gli artisti di “Role Play” si interrogano sulla nozione di individualità come la conosciamo e come potrebbe essere. Il gioco di ruolo, la creazione di alter ego e la proliferazione di sé sono tra le possibili strategie per comprendere l’essenza di ogni individuo e la sua immagine esterna. “Role Play” include opere degli artisti Meriem Bennani, Juno Calypso, Cao Fei, Mary Reid and Patrick Kelley, Beatrice Marchi, Darius Mikšys, Narcissister, Haruka Sakaguchi & Griselda San Martin, Tomoko Sawada, Bogosi Sekhukhuni e Amalia Ulman in un’installazione luminosa concepita dall’agenzia creativa Random Studio per i due piani espositivi di Osservatorio.
Come sottolinea Melissa Harris, “dall’inizio del XX secolo, i progetti che prevedono il gioco di ruolo hanno approfondito il concetto di identità, permettendo agli artisti di sfidare le norme di comportamento legate al genere, a viaggiare nel tempo e a immaginare il loro sé in una miriade di modi diversi, riflettendo sulla loro stessa essenza, anche quando questa è in evoluzione. Un alter ego, un personaggio o un avatar possono rappresentare delle aspirazioni. Possono appartenere alla propria storia personale e culturale o richiamare un senso di alterità. Possono essere una forma di attivismo, o un mezzo per muoversi attraverso posizioni radicate, persino estreme, verso l’empatia, per mettersi letteralmente nei panni di un altro.”